Se la domanda è presentata per il buono nido, nell’istanza occorre specificare:
- se l’asilo nido in questione sia pubblico o privato autorizzato; in quest’ultimo caso bisogna specificare, oltre alla denominazione e al codice fiscale della struttura, anche gli estremi del provvedimento autorizzativo;
- il codice fiscale del minore;
- gli estremi del pagamento;
- il nominativo del genitore che sostiene l’onere della retta;
- le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica compresi tra gennaio e dicembre 2020, per le quali si intende ottenere il beneficio.
Alla domanda occorre allegare:
- la prova del pagamento della retta relativa al primo mese di frequenza per cui si richiede il buono nido;
- la documentazione che provi l’iscrizione o comunque l’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino, in caso di asili nido pubblici che prevedono il pagamento delle rette posticipato rispetto al periodo di frequenza,
Ricevute di pagamento
Le ricevute corrispondenti ai pagamenti delle rette relative ai mesi successivi al primo, non allegate alla domanda, devono essere allegate successivamente entro la fine del mese di riferimento.
La prova dell’avvenuto pagamento può essere fornita tramite:
- ricevuta;
- fattura quietanzata;
- bollettino bancario o postale;
- per i nidi aziendali, la prova di pagamento può essere fornita tramite l’attestazione dell’avvenuto pagamento della retta o trattenuta in busta paga, rilasciato dal datore di lavoro o dall’asilo nido,.
Documenti per altre forme di supporto
Se il buono si chiede a sostegno delle forme di supporto domiciliare, per i minori di 3 anni affetti da patologie gravi, occorre allegare alla domanda l’attestazione rilasciata dal pediatra, che deve contenere:
- i dati anagrafici del minore;
- la certificazione dell’impossibilità di frequentare l’asilo nido per l’intero anno solare di riferimento, in ragione di una grave patologia cronica.